Arduino
2009-04-16 22:23:18 UTC
Glossario:
Ligera: Mala milanese.
Colonnetta: Forse un osteria, o nome della località dovuto al fatto che una
volta vi sorgeva la "colonna infame"
Mano nera (associazione a delinquere che a detta della mala si annidava come
copertura nelle forze dell'ordine.
Calabrese: Persona sanguinaria e vendicativa.
Canzone di Rosetta:
Il tredici di agosto
In una notte scura
Commisero un delitto
Gli agenti di questura.
Hanno ammazzato un angelo
Di nome la Rosetta
Era di piazza Vetra
Battea la Colonnetta.
Chi ha ucciso la Rosetta
Non è della Ligera
Forse viene da Napoli
È della mano nera.
Rosetta mia Rosetta
Dal mondo sei sparita
Lasciando in gran dolore
Tutta la malavita.
Tutta la malavita
Era vestita in nero
Per 'compagnar Rosetta
Rosetta al cimitero
Le sue compagne tutte
Eran vestite in bianco
Per 'compagnar Rosetta
Rosetta al camposanto
Si sente pianger forte
In questa brutta sera
Piange la piazza Vetra
E piange la Ligera
Oh guardia calabrese
Per te sarà finita
Perché te l'ha giurata
Tutta la malavita
Dormi Rosetta dormi
Giù nella fredda terra
A chi t'ha pugnalato
Noi gli farem la guerra,
a chi t'ha pugnalato
noi gli farem la guerra.
13 di agosto 1914, il mondo da quindici giorni era precipitato nella seconda
guerra mondiale.
A Milano in piazza Vetra una prostituta, Elvira Andressi (in arte anche come
cantante di Cabaret: Rosetta) non ancora ventenne viene assassinata dai
questurini.
Le versioni dei fatti non sono univoche, secondo una, un certo Musto,
brigadiere gli aveva messo gli occhi addosso, dicendosene innamorato, ma più
probabilmente allo scopo di farle da lenone, finché quella sera,
all'ennesimo rifiuto, l'avrebbe ridotta in fin di vita con uno stiletto, o
col calcio del moschetto.
Secondo la versione più accreditata, un gruppetto di persone di cui faceva
parte Rosetta non aveva obbedito all'ordine di disperdersi di due
poliziotti, percui sul posto sarebbero giunti una ventina di sbirri
capeggiati dal suddetto Musto, che avrebbero particolarmente infierito su
Rosetta e su suo fratello Arturo, intervenuto in suo soccorso che era zoppo.
La ragazza fu piantonata in ospedale e le fu impedito di vedere i suoi
familiari, ma riuscì a dire: "Mi hanno ammazzata" alla sorella Maria entrata
di soppiatto nella stanza.
I medici, come spesso compiacenti, stilarono un referto di suicidio, cui
apertamente mostrò di non credere neppure la chiesa, che concesse la
funzione religiosa.
Alle esequie, partecipò, tutta piazza Vetra, tutta la mala milanese vestita
a lutto e tutte le prostitute vestite di bianco.
La storia non ebbe un lieto fine, Gli sbirri quella sera compirono una
grossa retata nella zona, arrestando moltissime persone, fra cui un altro
fratello di Rosetta, che sconvolto da quanto avvenuto, in seguito finirà i
suoi giorni in manicomio. I rumori della guerra poi spensero i riflettori
dal fattaccio. Non si sa se qualcuno sia riuscito a farla pagare al Musto.
Ma la canzone, cantata dai cantastorie per decenni risuonò a vergogna degli
sbirri. Una versione modificata fu anche ripresa dai contrabbandieri delle
Alpi.
Dal punto di vista antropologico, si potrebbe riflettere su una società in
cui valeva molto anche la vita delle persone attualmente emarginate (Adesso,
col numero di delitti di Jack lo squartatore, si comincia solo a parlare
vagamento del sospetto che ci sia un serial killer)
Dal punto di vista storico, ci sarebbe da domandarsi il perché del
perdurante costume di arruolare nelle forze dell'ordine persone socialmente
violente, Come anche la storia e cronaca recente dimostrano, da Pinelli, al
Rumeno che "spontaneamente" confessa uno stupro da cui sarà scagionato dal
dna, passando dal ragazzo ucciso a Ferrara da chi invece avrebbe dovuto
tutelare i cittadini.
Ad'I
Ligera: Mala milanese.
Colonnetta: Forse un osteria, o nome della località dovuto al fatto che una
volta vi sorgeva la "colonna infame"
Mano nera (associazione a delinquere che a detta della mala si annidava come
copertura nelle forze dell'ordine.
Calabrese: Persona sanguinaria e vendicativa.
Canzone di Rosetta:
Il tredici di agosto
In una notte scura
Commisero un delitto
Gli agenti di questura.
Hanno ammazzato un angelo
Di nome la Rosetta
Era di piazza Vetra
Battea la Colonnetta.
Chi ha ucciso la Rosetta
Non è della Ligera
Forse viene da Napoli
È della mano nera.
Rosetta mia Rosetta
Dal mondo sei sparita
Lasciando in gran dolore
Tutta la malavita.
Tutta la malavita
Era vestita in nero
Per 'compagnar Rosetta
Rosetta al cimitero
Le sue compagne tutte
Eran vestite in bianco
Per 'compagnar Rosetta
Rosetta al camposanto
Si sente pianger forte
In questa brutta sera
Piange la piazza Vetra
E piange la Ligera
Oh guardia calabrese
Per te sarà finita
Perché te l'ha giurata
Tutta la malavita
Dormi Rosetta dormi
Giù nella fredda terra
A chi t'ha pugnalato
Noi gli farem la guerra,
a chi t'ha pugnalato
noi gli farem la guerra.
13 di agosto 1914, il mondo da quindici giorni era precipitato nella seconda
guerra mondiale.
A Milano in piazza Vetra una prostituta, Elvira Andressi (in arte anche come
cantante di Cabaret: Rosetta) non ancora ventenne viene assassinata dai
questurini.
Le versioni dei fatti non sono univoche, secondo una, un certo Musto,
brigadiere gli aveva messo gli occhi addosso, dicendosene innamorato, ma più
probabilmente allo scopo di farle da lenone, finché quella sera,
all'ennesimo rifiuto, l'avrebbe ridotta in fin di vita con uno stiletto, o
col calcio del moschetto.
Secondo la versione più accreditata, un gruppetto di persone di cui faceva
parte Rosetta non aveva obbedito all'ordine di disperdersi di due
poliziotti, percui sul posto sarebbero giunti una ventina di sbirri
capeggiati dal suddetto Musto, che avrebbero particolarmente infierito su
Rosetta e su suo fratello Arturo, intervenuto in suo soccorso che era zoppo.
La ragazza fu piantonata in ospedale e le fu impedito di vedere i suoi
familiari, ma riuscì a dire: "Mi hanno ammazzata" alla sorella Maria entrata
di soppiatto nella stanza.
I medici, come spesso compiacenti, stilarono un referto di suicidio, cui
apertamente mostrò di non credere neppure la chiesa, che concesse la
funzione religiosa.
Alle esequie, partecipò, tutta piazza Vetra, tutta la mala milanese vestita
a lutto e tutte le prostitute vestite di bianco.
La storia non ebbe un lieto fine, Gli sbirri quella sera compirono una
grossa retata nella zona, arrestando moltissime persone, fra cui un altro
fratello di Rosetta, che sconvolto da quanto avvenuto, in seguito finirà i
suoi giorni in manicomio. I rumori della guerra poi spensero i riflettori
dal fattaccio. Non si sa se qualcuno sia riuscito a farla pagare al Musto.
Ma la canzone, cantata dai cantastorie per decenni risuonò a vergogna degli
sbirri. Una versione modificata fu anche ripresa dai contrabbandieri delle
Alpi.
Dal punto di vista antropologico, si potrebbe riflettere su una società in
cui valeva molto anche la vita delle persone attualmente emarginate (Adesso,
col numero di delitti di Jack lo squartatore, si comincia solo a parlare
vagamento del sospetto che ci sia un serial killer)
Dal punto di vista storico, ci sarebbe da domandarsi il perché del
perdurante costume di arruolare nelle forze dell'ordine persone socialmente
violente, Come anche la storia e cronaca recente dimostrano, da Pinelli, al
Rumeno che "spontaneamente" confessa uno stupro da cui sarà scagionato dal
dna, passando dal ragazzo ucciso a Ferrara da chi invece avrebbe dovuto
tutelare i cittadini.
Ad'I